sabato 13 agosto 2011

6° TAPPA , NARBONNE-AUTERIVE


Dopo una notte passata a fare la vedetta lombarda per paura di essere circondati ed assaliti dai francesi ci risvegliamo tutti ammaccati e desiderosi di levare le tende il prima possibile.

E infatti il pellegrino alle 7.10 inizia a dare i primi colpi di pedale mentre noi smontiamo l'accampamento e facciamo colazione.

Ore 7.58 partiamo verso Auterive con la speranza che dopo due giorni passati a fare chilometri e rincorrerci per la Francia vada finalmente tutto bene.

Sulla strada circondati da vigneti, pale eoliche e castelli diretti a Carcassone assecondiamo ancora una volta il desiderio del “protagonista” di essere filmato nelle sue gesta eroiche.

Riprendiamo a macinare chilometri e l'asfalto scorre sotto di noi mentre il Galaxy tra una sgommata e l'altra si trasforma in un Galaxy House Music.
Le canzoni che rimbombano nelle casse ci ispirano acide storpiature e dolci commenti sui giorni appena passati e rimanere seri diventa un'impresa.

Ed ecco tra una risata e l'altra ci appare all'orizzonte la città medievale di Carcassone che vi consigliamo di visitare se passate da questa parti.
Torri, ponte levatoio, castello e fossati la rendono una delle cittadine più affascinanti viste fino ad ora.
Puntuale come un orologio svizzero arriva il pellegrino per la pausa pranzo a base del solito panino, banana e la necessaria ricarica delle borracce.

Nonostante la tappa sia di pochi chilometri la fatica inizia a farsi sentire aiutata dal caldo e dal vento contrario.
Per ingannare il tempo dell'attesa abbiamo previsto la visita a Castelnaudary che però si rivela una delusione peggio di quella di Orange.
Stanchi per la strada percorsa (fare gli accompagnatori non è per niente semplice) e assonnati dalle nottate passate in tenda accostiamo a 40 km da Auterive.
Qui ancora più distrutto di prima, il Giorgio, si stravacca sul prato e si fa preparare “una moca da tri con du cuciarini di nutella”, un'autentica tocca sana che gli ridà forza per affrontare l'ultimo tragitto che lo separa da Auterive.

Con una facilità mai vista prima in una mezz'ora riusciamo sia a far spesa che a trovare il campeggio e sono solo le 17...incredibile!!!

Dopo tre giorni di pasta la voglia di affondare i denti in una braciola si fa inarrestabile e così, grazie al fornelletto di Fausto, ci cuciniamo due braciole, quattro fette di coppa e una luganega il tutto condito da
abbondante verdura.

Prima del momento del caffè il pellegrino va per l'ennesima volta in cerca del parroco per mettere l'ormai famoso timbro che attesta la sua tappa lungo il cammino per Santiago.
Tornato con un sorriso smagliante e con il timbro in saccoccia siamo pronti per il momento caffè con dolcetto..eh si stasera ci trattiamo decisamente bene.

Sono le 22 e il primo di noi cede alla tentazione della branda.

Al Brazilia, il locale brasiliano più famoso di Auterive e forse di tutto il circondario, iniziano a scaldare e accordare gli strumenti (il campeggiatore ce l'aveva detto: “qui stasera bum bum fino a tardi”).
E ora siamo qui a giocare a dama sotto le stelle, al chiaror di luna e di sottofondo (mica tanto sotto) un merengue ed una salsa accompagna la nostra sfida infinita.

Dopo quattro partite giocate fino all'ultima mossa decidiamo che infilarci nei nostri sacchi a pelo è la decisione migliore...e così chiusa la tenda proviamo ad addormentarci frastornatamente cullati dagli amici brasiliani!

Bonne nuit!

1 commento:

  1. MITICI!!!!!!!!
    Noi quì ci divertiamo un "sacco"....leggere i vostri resoconti è divertentissimo,e li aspettiamo con trepidazione.....
    forza ragazzi....bacionissimi a tutti..
    CIAOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!

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